Alimentazione

Alimenti da evitare durante l’allattamento ecco quali sono

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Durante il periodo dell’allattamento è opportuno che la madre segua una corretta alimentazione, affinchè il proprio corpo possa generare le giuste quantità di latte (e dal buon sapore) nei confronti del proprio figlio. Non solo: considerato che è probabile che dopo il parto il peso della mamma sia superiore di almeno 3 kg rispetto al peso precedente alla gravidanza, è altresì fondamentale evitare di seguire rigide diete, e non preoccuparsi, dunque, se il peso forma verrà raggiunto solamente dopo qualche mese.

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Sulla scia di quanto introdotto, possiamo cercare di approfondire ulteriormente l’argomento indicando quali sono gli alimenti che – per vari motivi – sarebbe opportuno evitare:

  • Alcol: l’alcol non possiede alcuna proprietà di stimolazione della secrezione, ed inoltre può passare nel latte materno. Meglio dunque evitare qualsiasi consumo.
  • Fumo: fumare diminuisce la capacità della donna di creare latte, e lo impoverisce di vitamina C. Il fumo passivo risulta inoltre dannoso per il bambino.
  • Caffè: la caffeina contenuta nel caffè viene secreta nel latte materno, causando iperattività e difficoltà nel riposo. Meglio limitare l’assunzione, diminuendo quantità di caffè, tè, bibite gassate ed energetiche, e così via.
  • Farmaci: molti farmaci possono essere secreti nel latte. Meglio consultare sempre il proprio medico di procedere all’assunzione di qualsiasi medicinale.

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Cibi che possono conferire un cattivo gusto: dipenderà dalla vostra sensibilità e dai gusti del bambino. In linea di massima, possono rappresentare cibi che potrebbero risultare sgraditi al piccolo cavoli, cavolfiori, broccoli, cardi,asparagi, verza, cicoria, rape, radicchio, carciofi, pomodori acerbi, patate inverdite, funghi, aglio crudo, cipolla cruda, porro, erba cipollina, camerbert, cheddar, gorgonzola, pecorino, brie, provola affumicata, roquefort, strutto,lardo, panna, maionese, insalata russa, dado da brodo, ketchup, noce moscata, curry, peperoncino).

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Pesce in gravidanza

I pesci e i frutti di mare possono comporre una parte della dieta delle mamme, soprattutto se si tratta di pesci ricchi di omega-3 e poveri di mercurio, come il salmone, l’aringa, le sardine, il merluzzo d’Alaska, la trota.

A proposito di mercurio, vi consigliamo naturalmente di limitare l’assunzione di pesce che abbia elevate quantità di tale sostanza, potenzialmente pericolosa. Tra i pesci più ricchi di mercurio vi sono lo squalo, il pesce spada e lo sgombro. Basse quantità sono invece contenute nei pesci già ricordati, oltre al pesce gatto, il tilapia, la passera di mare. Per quanto attiene il tonno, quello bianco contiene più mercurio rispetto agli altri tipi di tonno (meglio comunque consumarne meno di 180 grammi alla settimana).

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