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A piedi nudi sul prato: occhio alle punture di zecca, un rischio che aumenta in estate. Cosa fare se “morde” un bambino

 

D’estate i bambini stanno più spesso all’aperto, in campagna, a contatto con animali domestici, nei prati ed è più frequente il rischio di essere punti dalla zecca, un acaro che si nutre del sangue di numerosi animali selvatici e domestici e occasionalmente anche dell’uomo. Non si parla propriamente di puntura ma di “morso di zecca”: si attacca al cuoio capelluto, ai peli, o ai vestiti e aspetta, da alcune ore ad un giorno, fino a che l’ospite non sia a riposo; solo allora raggiunge una zona di cute e lì “punge” ancorandosi. Cosa succede se punge un bambino? e cosa bisogna fare? (Continua dopo la foto)

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La puntura di zecca non è dolorosa né causa prurito. Spesso i bambini non si accorgono di nulla e la sua presenza viene scoperta solo quando l’insetto, succhiando il sangue, aumenta di dimensioni. Cosa fare per prevenire la puntura di zecca

  • Indossare vestiti chiari per rendere più facilmente identificabili le zecche, che sono scure.
  • Rimuoverle prima che si attacchino alla pelle.
  • Usare vestiti con maniche lunghe e pantaloni dentro ai calzettoni o agli stivali.
  • Non camminare dove l’erba è più alta e non sedersi sull’erba.
  • Al ritorno da una gita in zone che potrebbero essere infestate da zecche lavare i vestiti ad alte temperature.
  • Prima di fare la doccia o il bagno ispezionare tutto il corpo del bambino.zecca

 

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Cosa fare in caso di puntura

  • Rimuovere dalla cute la zecca con una pinzetta (eventualmente dopo averla ricoperta di olio, pomata grassa o etere), oppure  con un filo avvolto intorno alla zecca, cercando di chiudere la presa più possibile vicino alla pelle, ruotando e tirando con costanza fino a quando l’insetto non mollerà la presa. Se la zecca è molto piccola può essere il caso di usare un coltellino.
  • Una volta rimossa è bene gettare la zecca nel water (e tirate lo scarico!) o schiacciarla con un sasso.
  • Non toccare la zecca con le mani nude.
  • Lavare la zona della puntura e le mani con acqua e sapone.
  • Se non si riesce a togliere la zecca per intero e la testa è rimasta attaccata, occorre toglierla con un ago sterile, come se fosse una scheggia.
  • Contattare comunque il pediatra e osservare nei primi 2-3 mesi dopo la puntura l’eventuale comparsa di sintomi descritti in caso di veicolazione di agenti patogeni (M. di Lyme): eritema migrante, febbricola, artromialgia, cefalea non abituale, parestesie, linfoadenopatie. In tal caso andranno eseguiti gli esami sierologici ad hoc.
  • Non dubitare di ricorrere al medico o al pronto soccorso, perchè togliere una zecca non è affatto facile!
  • E’ bene ricordarsi che la zecca perché possa provocare dei danni è necessario che resti attaccata alla pelle almeno 36-48 ore. Al di sotto questo periodo di tempo le probabilità di infezione sono molto basse; e anche se restasse attaccata a lungo le infezioni sono comunque rare.